Classificazione dei sentierti

Escursionismo e sentieristica

Tutti andiamo per boschi, chi più assiduamente chi meno e tutti abbiamo visto, su una  mappa, su un segnavia, in una foto etc. le varie classificazioni dei sentieri. Per far comprendere a tutti cosa vogliono dire quelle sigle, riportiamo di seguito una legenda molto semplice che chiarisce le varie tipologie di sentieri e vie alpinistiche. Ricordiamo sempre che le diciture “facile” o “difficile” sono generiche e devono essere sempre rapportate alla nostra forma psico-fisica ed alla preparazione che abbiamo. Consideriamo inoltre che questi termini non hanno una valenza “scientifica” ma si basano unicamente sul la propria percezione. Anche la dicitura arrampicata differisce da alpinismo, ma ne parleremo in altro articolo.
Vi sono diverse classificazioni per i sentieri escursionistici, noi abbiamo adottato quella comunemente utilizzata anche dal C.A.I. (Club Alpino Italiano). In base a questa classificazione i sentieri vengono suddivisi in:

T (TURISTICO)

Sentieri generalmente molto facili su strade sterrate, sentieri o mulattiere. Non richiedono particolari attrezzature e sono ben segnalati.

E (ESCURSIONISTICO)

Si sviluppano quasi sempre su sentieri  ben segnalati o su tracce di sentieri. La segnalazione è generalmente presente tuttavia è richiesto un minimo di attenzione per l’orientamento. Anche l’abbigliamento deve essere consono: raccomandate scarpe da trekking ed una certa predisposizione a camminare per diverse ore. Anche il dislivello  può svilupparsi generalmente fino a circa 700m-1000m. Generalmente non vi sono grandi dirupi ne ed ove presenti sono ben protetti

EE (ESCURSIONISTI ESPERTI)

Si sviluppano su sentirei  anche non ottimamente segnalati, richiede buon orientamento ed una attrezzatura escursionistica adeguata. Il terreno può essere scivoloso e possono esserci tratti esposti (superabili senza attrezzatura particolare). Il dislivello generalmente supera i 700m-1000m e serve una preparazione adeguata ed una buona esperienza di escursionismo.

EEA (ESCURSIONISTI ESPERTI ATTREZZATI)

Sono itinerari  che richiedono una buona preparazione ed attrezzatura adeguata da ferrata (imbracature, casco, dissipatore, corde…) possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate. E’ necessario avere buona esperienza e pratica nell’utilizzo dell’attrezzatura, avere un abbigliamento idoneo a variazioni anche repentine metereologiche e senso dell’orientamento. Obbligatorio assenza di vertigini.

EEA-F (VIA FERRATA FACILE)

Il fatto che sia “facile” non deve trarre in inganno: è pur sempre una via ferrata che necessita di una preparazione adeguata. Generalmente sono vie ferrate poco impegnative, con punti di ancoraggio ben evidenti e presenti. E’ tuttavia necessario ricordare che, anche una banale caduta, può avere conseguenze molto gravi: si consigli vivamente di non affrontare alcuna via ferrata se non tecnicamente preparati.

EEA-PD (vie ferrate poco difficili)

Generalmente poco esposte, pochi e brevi tratti verticali generalmente con scale metalliche, pioli, catene o cavi.

EEA-D (via ferrata difficile)

Attrezzatura e preparazione fisica sono fondamentali oltre ad una buona esperienza. Sentieri con tratti esposti anche lunghi, passaggi verticali impegnativi e presenza di strapiombi.

Possono essere presenti anche altre diciture che contribuiscono a qualificare la difficoltà del tracciato/sentiero:

F = Facile

PD = Poco difficile

AD = Abbastanza difficile

D = Difficile

TD = molto difficile

ED = estremamente difficile

EX= Eccezionalmente difficile

Un’altra classificazione viene fatta in base alla lunghezza del percorso:

SENTIERI DI LUNGA PERCORRENZA

Percorsi di centinaia di chilometri ben segnalati.

SENTIERI DI MEDIA PERCORRENZA

Sentieri che richiedono da 3 a 7 giorni di cammino per percorrerli tutti. Hanno una lunghezza compresa fra 40Km e 100Km

SENTIERI DI BREVE PERCORRENZA

Sentieri escursionistici brevi, spesso ad anello della durata di pochi chilometri

SCALA DELLE DIFFICOLTA’ ALPINISTICHE UIAA

Per completezza di trattazione riportiamo anche la scala delle difficoltà alpinistiche su roccia secondo la classificazione UIAA (Union Internationale des Associations d’Alpinisme). Si ricorda che queste sono via di alpinismo, vanno affrontate con tutta la preparazione tecnica del caso. La dicitura “facile” non vuol dire “adatta a tutti”. Non sono sentieri escursionistici e le difficoltà, per chi non ha esperienza di arrampicata, sono notevoli.

I – Primo Grado

E’ la via più semplice, richiede spesso l’utilizzo delle mani per mantenere l’equilibrio e la valutazione della roccia prima di poggiare il piede

II – Secondo Grado

E’ la via di arrampicata vera e propria. Dobbiamo procedere spostando un arto alla volta per una corretta esecuzione dell’arrampicata. Appigli e appoggi sono presenti in abbondanza

III – Terzo Grado

Da questo grado aumenta la verticalità della parete, appigli e appoggi sono comunque presenti in discreta quantità.

IV – Quarto Grado

Il problema maggiore è rappresentato da appigli e appoggi che iniziano ad essere scarsi. Qui si iniza ad affrontare passaggi tecnici che richiedono una buona preparazione alpinistica

V – Quinto Grado

Arrampicata tecnica, tutti i passaggi devono essere ben valutati prima di procedere. Si richiede una certa forza fisica in tutti gli arti ed una preparazione tecnica notevole. Le pareti sono difficoltose con presenza spesso di placche etc.

VI – Sesto Grado

Vie di difficoltà elevata, richiedono un allenamento specifico e molta esperienza oltre ad una certa forza fisica. Tutti gli appigli e gli appoggi devono essere valutati con estrema attenzione e spesso non sono facilmente identificabili

VII – Sesto Grado

Appigli e appoggi anche molto distanti, serve forza fisica oltre che negli arti anche nelle dita. Padronanza delle tecniche di arrampicata, tecniche di aderenza e spiccato senso di equilibrio. Passaggi molto tecnici con strapiombi e costituzione rocciosa sempre da valutare.

A partire dal V Grado vi è una ulteriore suddivisione in “-“ e “+” per meglio definire le difficoltà della via.

Vi sono altre scale tipo quella Francese e quella USA che variano rispetto a questa. Tuttavia la UIAA è quella maggiormente utilizzata.

Progetto IHTR

Progetto IHTR

Registro IHTR Italia

Un progetto Inclusivo, Innovativo e Lungimirante

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Siamo Nati…

Iniziamo dall’inizio, come avrebbe detto mio nonno…

Ciao amici,

questo è il primo articolo del Progetto IHTR. Prima di tutto vogliamo ringraziarvi per tutto l’appoggio datoci: non è scontato né tantomeno dovuto, almeno per noi, quindi GRAZIEEEE. Se state leggendo questo articolo forse avrete la curiosità di sapere qualcosa in più su questo Progetto e su di noi,

quindi partiamo.

Nascita di una idea…
Come ogni progetto che si rispetti, tutto parte da una idea: questa è nata fra amici che praticano varie attività legate alla montagna ed in generale all’ambiente: Escursionismo, Trailrunning, Mountain-bike, Guida escursionistica, Accompagnatore, Istruttore, Fotografia etc.

L’idea è quella di creare una community di persone che a vario titolo frequentano la montagna intesa non solo come i 4807m del M. Bianco, ma anche le colline o il boschetto dietro casa. Creare cioè un gruppo di persone che svolgono attività sportive, ricreative e/o professionali correlate con l’ambiente naturale e montano, da qui il nostro motto (o pay-off che fa molto figo): INSIEME PER PASSIONE. Cerchiamo cioè chi con tanta, tantissima passione, vive la montagna e l’ambiente. Abbiamo una discreta esperienza (siamo anche presuntuosi…) in varie attività: arrampicata, alpinismo, escursionismo, fotografia, trail running, mountainbike etc… e diversi titoli, attestati, diplomi e gagliardetti vari. Quindi avendo deciso (da “cretini” come in molti hanno detto) di intraprendere questa strada, abbiamo iniziato a guardarci intorno per vedere se esisteva già qualcosa di analogo. Il panorama che emerge, da un semplice clic su qualsiasi motorie di ricerca, è ricco di Associazioni sportive, di categoria, Albi, Ordini, Sindacati, Gruppi, Federazioni etc. ma andando a leggere le varie informazioni riportate emerge un dato che le accomuna: possono aderirvi (pagando) solo determinate “categorie” di persone. Da qui la prima considerazione: il concetto di “categoria” a noi non piace, proprio perché alla base del Progetto vi è il concetto di “inclusione”; i recinti a noi piacciono poco. Questo è ovviamente legale e legittimo: chi crea la propria organizzazione (sia un’associazione che un albo) stabilisce costi e regole per farne parte. Noi, per questo motivo, abbiamo deciso creare qualcosa di diverso ed inclusivo, abbiamo infatti deciso di “aprire” il Progetto IHTR a tutti, indipendentemente dai titoli posseduti o dall’assenza di questi; ma non finisce qui, abbiamo infatti voluto questa community aperta e fruibile anche da chi pratica attività sportive sia agonistiche che amatoriali ma anche aperta ad associazioni, pro-loco, club, squadre sportive etc. e tutto questo gratis. Cercando in rete appare purtroppo evidente anche un altro aspetto: le continue “discussioni” fra chi, legittimamente, difendere la propria struttura (categoria) a discapito delle altre; questo, anche se in punta di diritto è legittimo e commercialmente capibile a noi non sembra rispecchiare lo “spirito” con il quale siamo partiti: la passione. Proprio per non entrare anche noi dentro a queste dinamiche che poco ci appartengono, abbiamo deciso di non certificare e/o abilitare alcuna figura ne alcuna attività.

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Questo se da un lato vuol dire per noi “mancanza di entrate economiche“: creare una struttura che accolga una determinata categoria di persone poteva permetterci di far pagare una quota annuale, offrire servizi sui quali potevamo fare marginalità, trovare aziende partner e/o fare pubblicità incassando dei compensi etc. dall’altro implica non accogliere altre categorie di persone. Ma noi siamo così, abbiamo deciso di imbarcarci in questo Progetto con lo scopo di offrire un “servizio gratuito alla collettività

La domanda vi sorgerà spontanea: e allora perché questo Progetto?

Molto semplice, in tutto questo panorama si evidenzia l’assenza totale di un elemento: l’essere umano. Noi vogliamo riportare l’uomo o meglio, le sue passioni, al centro del nostro Progetto. Dove altri sembrano essere o si presentano come il “fine per” noi vogliamo essere “il mezzo per”. Il Progetto IHTR non serve a sé stesso, non serve a noi del Team IHTR per fare business, non deve essere la meta finale di un percorso (tipo: frequento un corso, supero un esame, prendo un diploma ora posso iscrivermi da qualche parte), ma l’inizio, il mezzo attraverso il quale questo percorso viene iniziato. Per questo è inclusivo, innovativo e lungimirante: vuole invertire l’ordine delle cose, guardare il mondo attraverso una nuova prospettiva dove la passione è l’elemento fondante del Progetto. In IHTR tutti con le proprie competenze, paure e limiti, possono trovare un luogo di confronto sereno e di socialità. Ovviamente chi esercita una professione avrà le proprie esigenze lavorative, legali e commerciali che sono diverse da chi svolge la medesima professione a titolo di volontariato, proprio per questo ci sono le varie “associazioni, federazioni etc.” (che trovate anche qui). Ma noi NO; noi non vogliamo essere questo ne vogliamo diventarlo: noi abbiamo creato una fantastica community di persone che collaborando e parlando fra loro possano, INSIEME PER PASSIONE, condividere questo nuovo Progetto aldilà di tutto il resto. Per questi semplici motivi abbiamo deciso di impegnarci nel realizzare un “servizio gratuito per la collettività” per ogni persona che desideri condividere con noi e con tutti gli altri amici la propria passione.

Questa idea è il cuore del Progetto IHTR.
Partendo da queste considerazioni e fermi su: inclusivo, innovativo e lungimirante abbiamo iniziato a creare la struttura che portasse avanti questo Progetto: nasce il Registro IHTR e decidiamo di fare tutto GRATIS. Già dobbiamo e dovete pagare molte tessere che teniamo nel portafogli, perché dovreste pagare anche la nostra? Perché dovremmo farvi pagare qualcosa che è già vostro: la PASSIONE? Perché dovremmo obbligarvi a rinunciare alla vostra Associazione, Federazione, Club, Sindacato etc. per venire con noi? Non dovete scegliere questo Progetto né per il prezzo, che avremmo potuto fare concorrenziale rispetto ad altri ne per i mirabolanti servizi che avremmo potuto offrire… quindi

chi aderisce al Progetto IHTR lo fa unicamente per PASSIONE

Perché è la passione quella che ti fa alzare alle 3 del mattino, metterti uno zaino sulle spalle e camminare per 8 ore con 2.500m di dislivello per arrivare ad un rifugio; oppure quella che alle 20,30 di sera quando rientri da lavoro ti fa prendere le scarpe da corsa e farti 15Km di trail. Alta piccola considerazione che rivendichiamo con forza: il Team IHTR non è “il progetto”, il Progetto IHTR siete voi, siamo tutti noi. Nessuno di noi “campa” grazie a questo Progetto, anzi ci mettiamo tempo e soldi di tasca nostra ma lo facciamo contenti e con il sorriso perché stiamo costruendo un futuro diverso, un futuro nel quale chiunque può partecipare ed è libero di esprimere le proprie idee. Questa la risposta alla domanda:

Perché dovrei aderire al Progetto ed iscrivermi al Registro IHTR? Semplicemente ed unicamente per PASSIONE in quello che fai.

Non certifichiamo, abilitiamo, autorizziamo nulla.
Passione vuol dire anche condividere con altri le tue emozioni. Avremmo potuto costituirci in modo diverso, magari anche in funzione della L.4/2013 ma non era questo lo “spirito del Progetto”. Per questo motivo il Team IHTR non abilita alcuna professione, certifica alcuna competenza, autorizza alcuna azione… dal punto di vista legale, aderire al Progetto IHTR non serve a nulla, non vale assolutamente niente. Questo legalmente, ma moralmente? Qui la vera differenza: la passione e la voglia di condividere un progetto, di diffondere una nuova e più rispettosa cultura verso la natura, la montagna e lo sport, di collaborare ed ampliare le nostre conoscenze e competenze non tanto per un badge da mostrare (che comunque abbiamo) ma per trasmetterle ad altri. Educare gli altri ad una diversa visione delle cose, avere una mentalità inclusiva capace di portare innovazione anche nelle idee. Ovvio che vi sia la necessità di formazione intesa come quell’insieme di nozioni apprese per poter svolgere una determinata attività: ma per quello ci sono tantissime altre figure in grado di farlo forse meglio di noi; ovvio che per una determinata attività/professione siano necessari determinati requisiti: ma anche per questo vi sono tantissime sigle appositamente strutturate. IHTR è uno stile di vita, un nuovo modo di comunicare, il tramite per trasmettere un concetto innovativo di inclusione, collaborazione e rispetto. Abbandonare le continue diatribe e divisioni create negli ultimi anni (decenni ?) per lasciar spazio allo spirito che spinge ognuno di noi ad immergersi nella natura. Da queste semplici considerazioni capite bene anche l’altro grandissimo aspetto che rivendichiamo con forza, il Progetto IHTR non è nostro; non è di chi l’ha ideato, non è autoreferenziale, non serve a se stesso: IHTR è vostro. Noi abbiamo semplicemente creato un “contenitore” dove la vostra passione abbia lo spazio e la forma per esprimersi, dove ogni persona si senta “di casa” e non “ospite in casa“. Questo implica un altro elemento di grande differenza con altri: chi vuole dare una mano è ben accetto, nessuno ha interesse a mantenere la propria sedia: anzi. Essendo nati ora (ufficialmente) abbiamo bisogno di Referenti regionali e provinciali, di persone che scrivano articoli, di Amici con i quali confrontarsi etc.

Aderire al Progetto IHTR, indossare il nostro stemma, l’abbigliamento tecnico o life style che abbiamo, usare i nostri hashtag o il logo nel vostro sito o nella vostra email:

non serve a qualificare una professione ma a trasmettere una passione.

Grazie
Team IHTR-Italia